Mettiamo a disposizione la condivisione anonima del secondo incontro sulla comunicazione
Continuate a partecipare: la pagina rimane aperta per tutti gli interventi che arriveranno.
Il mio modo di comunicare nell’ambito educativo e familiare:
Nella fase infanzia e pre adolescenza: rassicurante, pacato gentile
Cerco di mantenere il medesimo atteggiamento anche nella pre-adolescenza/adolescenza, ma spesso risulta difficoltoso a causa degli scontri.
Il nostro modo di affrontare questo difficile percorso di crescita è orientato all’ascolto, cercando di affrontare con tutta la calma possibile le difficoltà della gestione del momento di trasformazione.
Il cambiamento in atto porta spesso ad alzare il timbro di voce per evidenziare l’apparente menefreghismo dei figli nel fare quotidiano. Il voler imporre e insegnare a loro qualcosa che un domani faranno tesoro e rimarrà nel loro bagaglio affettivo e personale, tutto questo porta ansia e stress sempre nel timore che possa succedergli qualcosa. Ogni giorno sentiamo questi ragazzini che seguono la parola di sconosciuti su chat e web che fanno rabbrividire con ragazzi morti suicidi e lettere scritte dove si evidenzia la mancanza di una guida educativa. In molti casi c’è una linea guida genitoriale e attenta ma il vero male sono i social che associati alla loro ancora tenera età fanno la differenza.
Io con tutto il mio buon senso cerco di far capire a mio figlio che è presto per i social network e che le insidie sul web sono davvero pericoloso come da esempi quotidiani, prego il signore perché proteggila mia famiglia.
La comunicazione è importante e va costruita giornalmente con pazienza e attenzione: si basa prima di tutto sulla disponibilità, sull’ascolto, sulla fiducia e sulla comprensione cercando di creare un’atmosfera serena. Come genitori cerchiamo di non essere troppo invasivi, troppo autoritari e intransigenti privilegiando un comportamento il più possibile fraterno. Vogliamo trasferire in maniera responsabile quelle che sono state le nostre esperienze e valori con rispetto e riguardo per la sua personalità. La nostra presenza è molto importante in questa fase difficile della crescita e speriamo che possa un giorno fare tesoro di tutti i nostri insegnamenti e sacrifici.
Fortunatamente in famiglia dialoghiamo costantemente e cerchiamo sempre di infondere fiducia e positività
I limiti sono chiari, all’educazione non si transige ma contemporaneamente proviamo a lasciare lo spazio necessario per fare scelte in autonomia
Abbiamo sempre mantenuto un rapporto complice con nostro figlio, pur fornendogli una base di principi quanto più solida possibile. In questi ultimi anni, la complicità ha dovuto per forza lasciare molto spazio all’essere autoritari, con rimproveri, punizioni etc. visto che non segue quasi mai le nostre indicazioni. Siamo coscienti che il nostro cambio di atteggiamento sia un ulteriore nota di confusione, ma ci aspetteremmo una maggiore collaborazione in casa.
Ho un modo di comunicare un’ po troppo veloce per modo di dire e devo imparare a comunicare con più pazienza
Non è facile comunicare in questa fase della crescita cerchiamo in modo semplice di spiegare il perché le cose non devono essere fatte in quella maniera ma il più delle volte si arriva allo scontro ma poi si ragiona insieme cercando di non violare i propri spazi
Cerchiamo di essere sempre presenti e attenti alla comunicazione sia verbale che non verbale, diciamo sempre ai nostri figli che non c’è nessuno che può aiutarli e consigliarli al meglio come i genitori
Il modo di comunicare con nostro figlio è diretto e sincero. Non amiamo i giri di parole. Lui parla molto e di qualsiasi cosa e noi lo ascoltiamo e condividiamo con lui i nostri pensieri.
Problemi adolescenziali per i quali chiedere un aiuto o un sostegno:
Paure adolescenziali, soprattutto nei confronti delle malattie. Probabilmente questo periodo lo ha segnato molto.
Tra le tante problematiche quella che ci vede maggiormente in difficoltà è sicuramente legata all’utilizzo dei mezzi tecnologici di comunicazione. Noi che siamo figli di un “altro mondo” fatichiamo ad accettare e capire il “mondo digitale dei ragazzi di oggi”, questo ci preoccupa e al tempo stesso ci fa sentire inadatti, e’ difficile per noi stabilire regole e limiti adeguati di utilizzo dei social media.
Il controllo del media e social network è un aiuto a livello scolastico di educazione e sociale.
Una scuola con regole un po’ più severe che insegni il rispetto al prossimo e la condivisione.
Bassa autostima: insicurezza e disagio nell’accettare alcuni cambiamenti fisici.
La paura è legata a quando inizieranno ad uscire
Avranno acquisito gli strumenti sufficienti per difendersi e per non mettersi in situazioni pericolose . Avranno acquisito la forza per portare avanti il loro pensiero e per non farsi prevaricare dagli esempi negativi?
La caparbietà, il voler aver l’ultima parola ad ogni costo, il non essere quasi mai concentrato sulle sue cose
I problemi dipendono dalle persone, dal carette e dai problemi a cui sono esposti bisogna sempre avere o dare un sostegno alle persone sempre
I problemi adolescenziali sono soprattutto sul cambiamento del corpo e diventare consapevoli della diversità
Penso il problema più attuale possa essere l’influenza che i social hanno sui nostri figli
Al momento non ravvisiamo particolari problematiche adolescenziali. Crediamo che la condivisione delle diverse esperienze con gli altri genitori possa essere costruttiva.