Leggi i testi“Mia madre e i miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica” (Lc 8,21) Lc 2, 41-5 – Lc 2, 51 |
Guarda il video dell’incontro |
Cap. 1 ALLA LUCE DELLA PAROLA – I tuoi figli come virgulti d’ulivo
18. Il Vangelo ci ricorda anche che i figli non sono una proprietà della famiglia… Hanno il loro personale cammino
di vita.
Il Vangelo ci ricorda anche che i figli non sono una proprietà della famiglia, ma hanno davanti il loro personale cammino di vita. Se è vero che Gesù si presenta come modello di obbedienza ai suoi genitori terreni, stando loro sottomesso (cfr Lc 2,51), è pure certo che Egli mostra che la scelta di vita del figlio e la sua stessa vocazione cristiana possono esigere un distacco per realizzare la propria dedizione al Regno di Dio (cfr Mt 10,34-37; Lc 9,59-62). Di più, Egli stesso, a dodici anni, risponde a Maria e a Giuseppe che ha una missione più alta da compiere al di là della sua famiglia storica (cfr Lc 2,48-50).
Perciò esalta la necessità di altri legami più profondi anche dentro le relazioni familiari: «Mia madre e i miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica» (Lc 8,21). D’altra parte, nell’attenzione che Egli riserva ai bambini – considerati nella società del Vicino Oriente antico come soggetti privi di diritti particolari e come parte della proprietà familiare – Gesù arriva al punto di presentarli agli
adulti quasi come maestri, per la loro fiducia semplice e spontanea verso gli altri: «In verità io vi dico: se non vi
convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli» (Mt 18,3-4).