(a cura di Don Pio)
11 febbraio 2022
Leggi il testo: Marco 8, 22-26
Ascolta la proclamazione:
✠ Lettura del vangelo secondo Marco
22Giunsero a Betsaida, e gli condussero un cieco, pregandolo di toccarlo. 23Allora prese il cieco per mano, lo condusse fuori dal villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: «Vedi qualcosa?». 24Quello, alzando gli occhi, diceva: «Vedo la gente, perché vedo come degli alberi che camminano». 25Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente, fu guarito e da lontano vedeva distintamente ogni cosa. 26E lo rimandò a casa sua dicendo: «Non entrare nemmeno nel villaggio».
Siracide 31, 25-31
25Non fare lo spavaldo con il vino, perché il vino ha mandato molti in rovina. 26La fornace prova il metallo nella tempera, così il vino i cuori, in una sfida di arroganti. 27Il vino è come la vita per gli uomini, purché tu lo beva con misura. Che vita è quella dove manca il vino? Fin dall’inizio è stato creato per la gioia degli uomini. 28Allegria del cuore e gioia dell’anima è il vino bevuto a tempo e a misura. 29Amarezza dell’anima è il vino bevuto in quantità, con eccitazione e per sfida. 30L’ubriachezza accresce l’ira dello stolto a sua rovina, ne diminuisce le forze e gli procura ferite. 31Durante un banchetto non rimproverare il vicino, non deriderlo nella sua allegria. Non dirgli parole di biasimo e non affliggerlo chiedendogli quanto ti deve.
Ascolta l’annuncio: