APPROFONDIMENTI
L’economia di Francesco
The Economy of Francesco è l’evento internazionale che si è svolto online e diretta streaming dal 19 al 21 novembre 2020 ed ha avuto come protagonisti giovani economisti e imprenditori di tutto il mondo. I temi principali dell’incontro:
- sanare le storture dei mercati che generano diseguaglianze;
- dare vita ad una finanza che sappia mettere al centro l’uomo e le esigenze dei più deboli;
- rendere concreta la sostenibilità ambientale che porta allo sviluppo della pace.
Vi proponiamo l’intervista con il professor Stefano Zamagni, economista presidente della Pontificia accademia di scienze sociali, su questo importante evento:
Ascolta “SPECIALE ELIKYA – Economy of Francesco: intervista al professore Stefano Zamagni, economista” su Spreaker.
Qui di seguito trovate un breve riassunto dell’intervista.
È la prima volta nella storia della Chiesa che viene organizzato un evento che ha per tema esclusivamente l’economia. Si sono riuniti online duemila giovani economisti e imprenditori “under 35” provenienti da 120 Paesi nel mondo con l’obiettivo di cercare insieme, confrontandosi con Premi Nobel, economisti, scienziati, imprenditori ed esperti di fama mondiale, le vie di una nuova economia a servizio della società. Come? Riprendendo quanto avviato dai frati francescani che tra il 1300 e il 1400: l’economia civile, che organizza l’attività economica al fine di raggiungesse il bene comune. Dal 1600 purtroppo la loro impostazione è stata soppiantata da altri modelli.
La trasformazione dell’economia è necessaria perché la popolazione è in aumento e così anche il divario tra ricchi e poveri, anche all’interno delle nazioni considerate ricche.
Sono problemi che non si risolvono tassando di più i ricchi e attuando così “tampone” ma agendo a monte, con una trasformazione
La trasformazione è: non tutto ciò che ha valore ha prezzo e non appare nel PIL, si pensi ai beni relazionali, beni di cura, amicizia sociale. Quante persone muoiono ogni anno a causa dell’inquinamento?
Secondo l’economia civile l’organizzazione sociale deve reggersi su 3 elementi: stato, mercato e comunità, non solo stato e mercato. Certi beni indispensabili non sono prodotti dallo stato nè dal mercato, ad esempio i beni di cura. Si arriva quindi alla co-creazione: il valore è co-creato dai 3 soggetti senza che nessuno dei tre possa essere dominante.
Il mondo cattolico deve capire che l’assistenzialismo va bene nelle situazioni emergenziali ma non nel continuo: risolvere il problema non solo aiutare.
Ad esempio deve essere dato lavoro a tutti, anche per chi è meno dotato, perché il lavoro è dignità.
Altra considerazione basilare è che la povertà di San Francesco è una virtù che mette in pratica il distacco dai beni, beni che devono perciò esistere. No al pauperismo, a non rendere disponibili i beni.
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Per maggiori informazioni www.francescoeconomy.org