Testo Gv 14,1-12
(edizione Bibbia CEI 2008)
1Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. 2Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? 3Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. 4E del luogo dove io vado, conoscete la via”.
5Gli disse Tommaso: “Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?”. 6Gli disse Gesù: “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 7Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto”.
8Gli disse Filippo: “Signore, mostraci il Padre e ci basta”. 9Gli rispose Gesù: “Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? 10Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. 11Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
12In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre.
Commento a cura del Gruppo Donne
Non abbiate paura
Il brano è inquadrato nel contesto dell’ultima cena, quando Gesù cerca di preparare i discepoli agli eventi traumatici e al distacco, e la sua preoccupazione è quella di farsi solidale e rassicurarli. Parla di un ritorno, di un luogo preparato per ciascuno che li attende, come un posto tenuto al cinema dall’amica che ci aspetta per stare bene insieme.
Per noi è difficile immaginare un distacco netto dalle persone della nostra vita, se non legato alla morte. Quando non c’erano le tecnologie di comunicazione moderne e, ad esempio, i migranti partivano e le persone vivevano il distacco forte degli affetti.
Questo agire di Gesù ci indica che dobbiamo sempre essere attente alle relazioni, a ciò che gli altri stanno vivendo.
Via, verità e vita
Le domande di Tommaso e Filippo sono le nostre di ogni giorno. Vorremmo sapere se stiamo percorrendo bene la nostra via, vorremmo vedere il Signore. Siamo preoccupate di essere inconsapevolmente parti di un sistema che emargina e scarta, ci chiediamo se stiamo agendo secondo il Vangelo. Siamo abbastanza di aiuto per gli altri? Gesù agiva, pensiamo di dover agire, non solo porci domande. Citato Ernesto Balducci, prete e scrittore impegnato nella difesa dei diritti umani.
Però dobbiamo anche superare la distinzione che a volte facciamo tra teoria, anelito spirituale, e pratica. La via concreta che percorriamo è frutto anche del nostro cercare nella Parola. Misuriamoci su quello che siamo e riusciamo ad essere, non solo su quello che facciamo perché altrimenti avremo sempre un senso di inadeguatezza, ciò che facciamo non sarà mai abbastanza. Ciò che siamo si rifletterà nelle nostre azioni.
Riconciliare cielo e terra
Il Vangelo ci dona dei messaggi liberanti, che parlano a ciascuna persona rispetto alla sua situazione unica. Ci dona conforto esprimendo che possiamo trovare la nostra via di fede, la strada è difficile ma lui è con noi, e ci sta preparando un posto. Citata Annamaria Corallo, teologa e biblista autrice del libro “Gesù oltre gli stereotipi patriacali”.
Il messaggio del Vangelo non ci impone un insieme di atteggiamenti da adottare per arrivare a un futuro meraviglioso, invece ci sprona a una ricerca mai finita, che ha come motore l’amore che lega le persone umane, qui e ora. Citato S. Agostino che affermava che la ricerca di Dio è continua, se pensassimo di essere arrivate alla piena conoscenza, quello non sarebbe il Dio che stiamo cercando.
Spesso Gesù risponde alla domanda con un’altra domanda, per stimolare la ricerca di una prospettiva diversa. Prospettiva di speranza e di perdono, che sono alla base della fede cristiana.