Testo Lc 1,39-45
(edizione Bibbia CEI 2008)
39In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. 40Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 41Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo . Elisabetta fu colmata di Spirito Santo 42ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? 44Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo . 45E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto”.
Commento a cura del Gruppo Donne
Dall’Annunciazione alla Visitazione
Maria è una semplice ragazza che accetta la prospettiva di un completo stravolgimento della sua vita, si fida di Dio nonostante le possibili conseguenze sociali che il ritrovarsi incinta in quella società avrebbe potuto comportare per lei. Una disponibilità che appare straordinaria. Per questo viene associata ad Abramo, come lui ha dato Dio la sua disponibilità immediata.
Al contrario Zaccaria, sacerdote, persona preposta a fare da mediatore fra Dio e il popolo, non riesce a credere all’annuncio dell’angelo. Ancora una volta troviamo nella Scrittura un Dio che è accolto da chi non sta nel tempio, mentre chi dovrebbe accoglierlo per definizione, un sacerdote, non lo fa.
Meditiamo sul fatto che i Vangeli non sono una cronaca precisa, che la risposta immediata di Maria e Abramo va compresa nel messaggio e non letteralmente. Notiamo che in alcune traduzioni invece di “serva del Signore” viene scritto “alleata del Signore” e per alcune di noi questo è un aiuto alla comprensione.
La Visitazione è ritenuta il punto di incontro tra l’Antico e Nuovo Testamento, ma al di là di questo pensiamo che Maria abbia bisogno e urgenza di andare da Elisabetta a verificare ciò che le è stato detto dall’Angelo, a vedere Elisabetta incinta in tarda età. Nella freschezza della sua gioventù dopo aver accettato (dopo richiesta di chiarimento) la proposta, va a constatare se per caso non fosse una sua fantasia. E’ una donna libera che si mette “in cammino”.
Un’esplosione di Spirito
Lo Spirito, che soffia dove vuole, nella Visitazione è protagonista. Le due donne diventano profetesse, pronunciano parole di una grandezza enorme. Hanno il coraggio di annunciare la buona novella.
Meditiamo sulla bellezza del fatto che lo Spirito è presente già nelle prime pagine del Vangelo e ci porta una meraviglia, una cosa straordinaria, che ci lascia la bocca aperta: che Dio si fa uomo e che viene riconosciuto ancor prima di nascere.
Un’esplosione di umanità
Maria è una donna che sentiamo vicina a noi e desideriamo andare oltre l’icona inavvicinabile che ci è stata insegnata.
Visitazione significa accoglienza reciproca. Notiamo l’umanità di queste due donne che si incontrano e si confrontano, che si riconoscono e si benedicono. L’incontro tra le due donne rivela realtà che vanno oltre le prime apparenze, e questo può avvenire anche tra di noi oggi, e non solo tra donne.
Questo brano ci racconta di fede e azione, di fede e alleanza.
Citata la poesia di Poesia di Rainer Rilke (1875-1926)
Visitazione di Maria
Ancora le era facile l’andare, al principio,
ma nella salita a volte lo avvertiva
il suo corpo miracoloso –
e si fermava, allora, respirando,
sugli alti monti di Giuda.
Non la terra, ma per lei
la sua pienezza intorno era distesa;
andando lo sentì: questa grandezza
mai sarà varcata – questa, che ora percepiva.
E la spingeva a posare la mano
sul grembo dell’altra, già più largo.
E barcollarono le donne l’una verso l’altra,
e capelli e vesti si toccarono.
Ciascuna, colma del suo tempio,
nella compagna sua si riparava.
Ah, il Salvatore in lei – ancora un fiore;
ma il Battista in grembo alla cugina
ruppe la sua gioia dando guizzi.